lunedì 1 dicembre 2014

L'amore ai tempi della rivoluzione

L'amore ai tempi della rivoluzione
Autore Yadi Sharifirad
Editore: Newton Compton

Anno: 2012

pagine: 254

Con l'ascensione al potere di Khomeini nel 1979, per Yadi Sharifirad, inizia un lungo inferno.
Il suo sogno è diventare pilota, volare come le aquile sopra il suo villaggio.
Ciò avviene all'età di 26 anni quando diventa uno dei migliori piloti, la guardia ai cieli della sua madre patria, l'Iran. Addestrato all'Accademia militare come macchina da guerra, conserva sempre lo spirito sufficiente per evitare il loro lavaggio del cervello. Non gli interessava la politica, e ancor meno l'entusiasmo e la violenza generato dalla politica.
Crede in una religione basata sulla gentilezza, sulla condivisione col prossimo, in nome della quale le persone si scambiano sorrisi, il perdono è meglio della vendetta: assai più difficile, ma di gran lunga migliore.
Quando negli anni 80 combatte la guerra tra Iran e Iraq, il nemico nei cieli, non è il nemico. Entrambi combattono per qualcun altro, per 2 capi di Stato che si odiano e disprezzano a vicenda che non si scontreranno mai faccia a faccia.
E' qui che sfugge da morte certa. Ritrovato in territorio dei ribelli curdi, ottiene rifugio finché non torna abbastanza in forze da essere riportato segretamente in Iran dove diventa un eroe, un'icona.
Proprio quando ha tutto, il lavoro, la notorietà, una solida famiglia, viene catturato ed imprigionato con l'accusa di essere una spia americana. Lui, l'eroe di guerra, il cui unico motivo, unico coraggio per un soldato di compiere missioni pericolose è lo straordinario amore che nutre per la sua patria.
Steso sul pavimento freddo della cella, l'ombra della morte invade il suo cuore e l'anima. La speranza del giorno successivo diventa solamente un fantasma. Torturato fino a perdere i sensi, fino a pensare che il suicidio sia una morte migliore che essere ucciso per mani di altri come innocente, riesce però a mantenere sempre un bagliore d'illusione.
"Non comprendiamo il valore della libertà fino a quando non ne veniamo privati, e soltanto allora ci rendiamo conto di quanto sia preziosa".
Chi in Iran avrebbe potuto immaginare una cosa del genere? Un governo che distrugge la sua stessa società. Immaginate che vi venga negato il diritto di credere in ciò in cui credete, di pensare ciò che pensate. Immaginate che il sole si spenga per sempre insieme a qualsiasi speranza di un futuro. C'è solamente l'oscurità e ancora più triste e profondo immaginate di non conoscere altro che paura nel momento in cui senti la voce della guardia che ti chiama.
Ora il suo sogno è quello di riacquistre la libertà, riabbracciare la moglie e i figli. Combatterà per questo, per dimostrare la sua innocenza.

Questa è la storia vera del combattente iraniano Yari Sharifirad.

 Il mio giudizio 4/5

2 commenti:

  1. Ciao! Raggiungo il tuo blog da tsu :)
    Anch'io ne ho uno...
    Posso darti un piccolo consiglio di carattere puramente logistico? Perché non interrompi i post a metà con un intervallo "Continua a leggere"? Lo trovo molto più comodo nel caso in cui si volessero scorrere tutti gli articoli...

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  2. Quando scrivi il post ci dovrebbe essere la voce "Inserisci intervallo" (ha il simbolo di una pagina strappata orizzontalmente), però non so se a questo punto ti convenga modificare tutti i post... Forse si potrebbe cercare se c'è un codice html da inserire nel CSS...

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